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Come organizzare un giardino al top

Chi non vorrebbe un giardino top? Tutti. In città o in campagna, non fa differenza. Avere un proprio spazio esterno, e farne praticamente ciò che si vuole, è un sogno per chiunque. Però è necessario organizzarlo al meglio per renderlo unico e valorizzarlo.

A propria immagine e somiglianza. Ecco, comunque, alcuni aspetti da tenere in considerazione. 

I colori, quelli giusti

Partiamo dai colori che, spesso, fanno la differenza. Molte volte capita che il giardino venga visto come una cosa a sé stante. Certo, in parte lo è, ma non deve essere ‘staccato’. I colori devono essere uniformi a quelli dell’immobile. E, inoltre, la qualità deve essere la stessa.

Andiamo con ordine. Se hai deciso di arredare casa con prodotti di qualità, ad esempio prendendo finestre dai migliori brand come Internorm, va da sé che gli oggetti dei giardini devono essere della stessa qualità, appunto.

Un occhio esperto, infatti, individuerà subito la differenza e sarebbe un brutto biglietto da visita. Così come sarebbe brutto organizzare un giardino con dei colori specifici e la casa di tutto un altro aspetto. Ad esempio, gli interni dai colori freddi e gli esterni dai colori caldi.

Si noterebbe subito la differenza. Certo, in alcune abitazioni si trovano soluzioni del genere ma si tratta comunque di un qualcosa di armonico e ben organizzato.

Usare l’inventiva

Quando si arreda un giardino, non bisogna porre limiti alla propria fantasia. Nel senso che prima di gettare qualcosa è fondamentale capire come riutilizzarlo. Non alla stessa maniera ma, anzi, in una maniera più innovativa. Ad esempio, uno pneumatico può diventare un utile spazio per piantare una pianta, giusto per dirne una.

Una bicicletta può diventare anche un cestino – grazie al rimorchio che ha – in cui gettare i rifiuti. Questi sono solo due esempi ma se ne possono fare davvero tanti. Quindi, per organizzare un giardino in maniera ottimale è fondamentale avere fantasia. E applicarla naturalmente.

Perché, poi, in questo caso, le soluzioni sono originali, innovative e speciali. Dulcis in fundo, fanno anche risparmiare un bel po’ di soldi perché se un prodotto non si getta ma lo si riutilizza si fa un favore all’ambiente ma anche al portafoglio. 

Attenzione all’area relax

Che giardino sarebbe senza una opportuna area relax? Sarebbe soltanto messo lì, quasi abbandonato a se stesso. Una sorta di parcheggio per le auto personali. Così, ovviamente, non deve essere e, anzi, l’area relax è lo spazio più importante del giardino.

Si tratta, infatti, di un angolino in cui si invitano gli amici a fare una chiacchiera, a riposarsi dopo una giornata di lavoro, a sorseggiare un drink e, perché no, anche organizzare dei falò o delle serate estive.

In questo modo il giardino viene valorizzato al massimo e diventa un plus davvero notevole. Certo, c’è bisogno del tempo sia iniziale che nel corso dei mesi perché la manutenzione è la prima cosa quando si ha la fortuna di avere uno spazio esterno. Ma questa fortuna va, appunto, meritata e valorizzata al massimo. 

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Perché non si può fare SEO senza gli strumenti giusti

Essere primi su Google per le parole chiave relative al proprio business è un obiettivo che, ovviamente, tutti sognano e cercano. Però non è semplice e, anzi, servono gli strumenti giusti. Non si può improvvisare e provare a SEO senza utilizzare i tool è come provare a fare l’idraulico senza i ferri del mestiere.

Perché ti guidano nel lavoro

Il primo aspetto è che gli strumenti SEO ti guidano nel lavoro. Del resto, basta dare un’occhiata qui per capire la portata che possono avere i software relativi alla SEO. Certo, non sono gratuiti e, a parte un periodo di prova senza costi in alcuni casi, prevedono un canone mensile. Ai più può sembrare eccessivo però la spesa vale sicuramente l’investimento.

Guidare nel lavoro vuol dire, ad esempio, poter spiare concretamente i concorrenti e capire la loro strategia. Riuscire a comprendere su quali chiave hanno messo gli occhi e cosa stanno correggendo all’interno del proprio sito.

Infatti, attivando uno dei tanti software legati alla SEO è possibile anche confrontare il proprio sito con quello dei competitor. E avere una visione reale e chiara di ciò che si sta facendo. Perché, diciamolo, molte volte si tende a credere che l’erba del vicino sia sempre più verde o, al contrario, di essere i peggiori.

Avere un quadro generale corretto e chiaro aiuta sicuramente nel proprio lavoro. 

Perché riescono a far capire concretamente i passi in avanti

I tool SEO sono importanti anche per comprendere l’entità del proprio lavoro. Se ci si è affidati a un esperto, e non si riceve un report da 3 o 4 mesi, probabilmente il pensiero è quello di aver buttato i soldi o, comunque, che non sta lavorando a dovere.

Invece, un report mensile – o ogni due mesi, a seconda dei casi – aiuta ad avere il polso della situazione in mano. Un esempio? I tool SEO più efficaci forniscono anche dei grafici in cui si mostra l’andamento delle parole chiave su cui si è puntati, con uno storico ben efficace.

Se, ad esempio, ci si è puntati sulla keyword Y e si è cominciati a lavorare 12 mesi fa, con un semplice click, l’utente che ha in gestione l’account ha l’occasione di vedere l’andamento e valutare i progressi. Ovviamente, se la posizione è inferiore rispetto al punto di partenza, qualcosa non sta andando per il verso giusto. Se, però, all’opposto, ci sono dei miglioramenti o addirittura c’è l’ingresso in prima pagina, allora l’indicazione è chiara: la strada intrapresa è quella giusta.

Ma, ribadiamo, senza tool è impossibile avere una visione così netta e precisa. 

Perché forniscono degli spunti fondamentali

Attenzione: non stiamo dicendo, con il titolo di questo paragrafo, di affidarsi completamente ai tool e automatizzare tutti i processi. Al momento, infatti, tutto questo è impossibile. O, comunque, si perderebbe il plus che può dare l’intervento umano. Ma, a fronte di questa visione c’è un’altra più morbida: nel senso che i tool possono fornire degli spunti o far vedere delle cose sotto alcune angolature che non sempre si prendono in considerazione.

Ad esempio, magari, analizzando la concorrenza si nota come il primo in classifica sta utilizzando una tecnica SEO che si era scartata. Ovviamente, riprenderla in toto potrebbe non servire però, come spesso succede, si può copiare la strategia della concorrenza e migliorarla. O, comunque, adattarla alle nostre esigenze.

Il mix ‘cervello umano’ e software è imprescindibile per chi vuole fare SEO. Almeno, per chi decide di farlo a livelli professionali e non amatoriali. Alla lunga, con un po’ di pazienza e tenacia, con un lavoro svolto secondo tutti i crismi del caso, i risultati saranno evidenti. 

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Quando conviene fare SEO nel 2022?

Meglio chiarirlo fin da subito, senza tanti giri di parole: un sito che non è presente nelle prime posizioni su Google è come se non esistesse. Praticamente, si sono buttati i soldi. Tanto è vero che, in tal senso, c’è un famoso detto in cui si dice che se si vuol nascondere un cadavere lo si deve ‘gettare’ nella seconda pagina del motore di ricerca.

Ci sono, però, delle occasioni specifiche in cui conviene fare SEO nel 2022. Ecco quali sono.

Quando si vuole intercettare la domanda consapevole

È vero che fare SEO a un certo livello è molto complicato, però la domanda che arriva dai motori di ricerca è una domanda consapevole. Cioè, in altre parole, è l’utente che vorrebbe cercare.

È, praticamente, il sogno di ogni imprenditore: il cliente che viene a bussare alla tua porta. Ebbene, con Google questo sogno può diventare realtà.

Infatti, su Google la persona fa una ricerca e vuole avere una determinata risposta. Se ti trovi tra le prime posizioni, probabilmente cliccherà sul tuo sito.

Capisci perché è importante acquisire questa tipologia di domanda?

Quando si trattano tematiche molto di nicchia

Ci sono dei temi che sono prettamente di Google. Prendi, ad esempio, il fotovoltaico o, comunque, qualcosa di veramente di nicchia. Molte volte capita che le sponsorizzate sui social, per questo tipo di argomento, non funzionano. Ma non perché i social siano un canale da buttare via in generale. Semplicemente perché gli utenti su Facebook e Instagram cercano e vogliono altro. Oltretutto, sei tu, nel caso delle campagne sponsorizzate, a ‘invadere’ il loro profilo.

Su Google, invece, il discorso cambia totalmente. Lo abbiamo scritto già prima: è l’utente a volere te. O, meglio, se non proprio te in maniera specifica, un’azienda come la tua. 

Se cerca, giusto per riprendere l’esempio dei pannelli fotovoltaici, qualcosa su questo argomento, il motore di ricerca più famoso al mondo gli riporterà una tipologia di risultati.

Poi sarà l’utente a scegliere su quale sito andare.

Quando si ha un buon budget da investire

Provare a richiedere un preventivo SEO ad un bravo consulente è un ottimo punto di partenza per capire quali sono le attività che andrà a svolgere e quanto effettivamente costano.

Eh sì, perché con la SEO è impossibile fare le nozze con i fichi secchi. Ci spieghiamo meglio: fare una strategia SEO ottimale è un qualcosa che richiede un sacrificio di tempo e di soldi non indifferente.

Certo, ritorneranno quei soldi (se la SEO è fatta in un certo modo) ma è questione di tempo. Bisogna aspettare. Il consiglio, in questi casi, è quello di investire sulla SEO se si ha un adeguato budget da poter impiegare.

Perché la SEO costa tanto? Per almeno due motivi. Il primo è che richiede delle competenze così trasversali che è praticamente impossibile da ritrovare, almeno al livello top, in una sola persona.

La seconda è che per farla bene, c’è bisogno di usare degli strumenti professionali a pagamento che non costano poco. Quindi, fatti due conti!

Quando si vuole puntare su canali a costi ‘non diretti’

Una volta che ci si è posizionati al primo posto sui motori di ricerca, difficilmente si passa a posizioni inferiori. Salvo, ovviamente, alcune cose particolari. Come ad esempio una concorrenza che fa delle strategie SEO molto forti in modo tale da scavalcarti, oppure cambia l’algoritmo di Google in maniera molto incisiva o, ancora, sei vittima di qualche penalizzazione (ma in questo caso, comunque, la penalizzazione non avviene mai a caso. Forse hai fatto qualche azione che non dovevi fare).

Con la SEO, una volta che sei al primo posto non devi pagare Google direttamente per restare lì. Devi pagare il consulente SEO o l’agenzia che ti segue, al massimo. Con questo si intende nessun costo ‘diretto’ a Google. A differenza di Facebook e Instagram, infatti, anche se non paghi direttamente il colosso americano potrai tranquillamente avere dei click organici da parte degli utenti. Cioè, appunto, gratuiti. Ti sembra uno scenario paradisiaco? Certo che lo è!

A patto, però, di fare una buona strategia SEO che comprenda davvero tutto quello che c’è bisogno., dai testi passando al lato tecnico del sito. E, ribadiamo, non è certamente poco. 

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Come riscattare un buono sconto Amazon

Hai avuto un buono sconto Amazon e non sai come riscattarlo? Ti sei incartato nella procedura e rischi di perderlo? Prenditi 5 minuti di tempo per leggere questo articolo e seguire punto per punto tutta la procedura. Senza, ovviamente, saltare neppure una parte. 

I passi da fare

Sembrano tanti gli step da compiere ma in realtà siamo noi, che, come vedrai, abbiamo voluto essere più descrittivi e precisi possibili. Allora, innanzitutto devi sapere che il buono sconto Amazon è un codice alfanumerico di 16 cifre (quindi accertati che ne abbia davvero 16).

A questo punto, il primo passo da fare è scegliere il prodotto che vuoi acquistare. Puoi sceglierne anche più di uno. Poi devi andare su ‘Aggiungi al carrello’. Occhio a non usare ‘1-Click’ perché, in quel caso, potrebbe non funzionare. 

Poi devi andare su ‘Procedi all’acquisto’ e accedere al tuo account (se non ce l’hai, devi crearne uno. Non c’è bisogno che sia Prime). Fatto ciò, inserisci tutti i dati che servono come l’indirizzo e la modalità di pagamento. 

Se ci fai caso, c’è una voce che si chiama ‘Codice Promozionale’: vai qui e clicca su ‘Richiedi’. Spesso può capitare che il buono sconto Amazon non sia valido per un acquisto inferiore all’entità del buono stesso. Occhio a questo particolare. 

Alcune cose da sapere

Il buono sconto Amazon presenta alcune limitazioni. Ad esempio non può essere usato per pagare le spese di spedizione di un ordine e può anche essere caricato indipendentemente sul tuo account. Nella pagina di riepilogo nell’ordine, nell’apposita voce, se inserisci la stringa e poi non procedi all’ordine nessun problema. Verrà tutto memorizzato.

Inoltre, il buono acquisto Amazon non può essere utilizzato per fare una gift di Buoni Regalo di Amazon.it.

Le condizioni per usufruire del Buono Amazon

Amazon è una multinazionale e, spesso, i buoni possono essere usati solo nello specifico paese. Nel senso che se il buono sconto Amazon è per l’Italia, non potrà essere usato sul sito di Amazon con estensione del dominio straniero. Il buono acquisto Amazon può essere specifico per un particolare prodotto. In quel caso, non vale per altre promozioni o altri prodotti, anche della stessa categoria.

In alcuni casi, potrebbe esserci bisogno di superare una soglia di spesa minima. Non vale per tutti i buoni acquisto ma il consiglio è quello di leggere con attenzione tutte le condizioni.

La durata, salvo indicazioni diverse, è di un anno a partire dalla sua emissione e non da quando viene caricato sull’account. Quindi, se viene emesso a marzo, l’anno parte da marzo e non, magari, da giugno, nel giorno in cui viene inserito nell’account.

Un conto è il buono acquisto Amazon e un altro sono i soldi per acquistare il prodotto. È vietata sia la conversione o il trasferimento in denaro, quindi non possono essere rivenduti. Nella stragrande maggioranza dei casi, i buoni sconto Amazon non sono cumulabili con altre promozioni, salvo un prezzo scontato di partenza che viene fatto dal rivenditore specifico. Anche se il rivenditore può mettere delle particolari condizioni di acquisto che non lo vincolano all’accettazione del buono acquisto. Inoltre, non è possibile vedere in tempo reale l’ammontare del buono sconto che non si è utilizzato. Tanta attenzione merita il reso: qui, infatti, se acquisti un prodotto con il buono acquisto e poi decidi di effettuare il reso (con il reso accettato), avrai perso la possibilità di utilizzare nuovamente il buono. E non potrà neppure essere rimborsato.

In ogni caso, però, in via generale è soggetto a tutte le condizioni generali di uso e vendita che Amazon presenta a tutti i suoi iscritti. Prima di decidere di acquistare un prodotto, controlla se è presente la dicitura ‘Venduti da Amazon e spediti da Amazon’.

Qui, infatti, a differenza di ciò che si possa pensare, vigono delle regole un po’ diverse rispetto ai prodotti venduti e spediti direttamente da Amazon. In casi del genere, Amazon deve sottostare alle regole come se fosse un venditore terzo. 

Comunque, però, Amazon non è certamente l’unico marketplace che propone soluzioni simili. La ‘moda’ dei codici sconto si sta diffondendo sempre di più. In questo portale è possibile trovare codici sconto sempre aggiornati che ti consentono di avere un risparmio notevole. 

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Regalitop.it, una garanzia per trovare regali per ogni occasione

A prescindere dall’occasione, fare un regalo ad una persona amata non è sempre facile. Questo perché col passare del tempo spesso le idee vanno sempre di più a scemare e si rischia di cadere facilmente in errore. Ci sono diverse cose che sarebbe meglio tenere in considerazione prima dell’acquisto. Vediamo nel dettaglio alcune idee e alcune accortezze da seguire. 

Importanza dell’occasione

Per prima cosa, c’è da considerare l’occasione che porta a pensare di acquistare un regalo. È ovvio che in determinate occasioni saranno più indicati alcuni regali rispetto ad altri. Per esempio, da evitare a San Valentino sicuramente sono i regali per la casa, come strumenti per la cucina o per la pulizia della stessa. 

Può sembrare banale ma è la prima mossa da non sbagliare, altrimenti si rischierebbe di incrinare, col passare del tempo, dei rapporti che all’apparenza sono ben saldi. 

A chi fare il regalo?

Stiamo partendo dalle basi. Quindi, dopo aver considerato l’occasione, ora dobbiamo sicuramente pensare alla persona che dovrà ricevere il regalo. Partner, genitore, fratello, amico, sono tutti destinatari che meriterebbero particolari attenzioni e che necessiterebbero di regali, verosimilmente differenti. Parliamo, ovviamente, di tipologie di regali che possono inviare dei messaggi completamente differenti a seconda della persona. Dietro ad un oggetto, infatti, spesso e volentieri risiede un messaggio di fondo che viene carpito da chi riceve il presente. Ecco perché la cosa non dev’essere sottovalutata.

Idee regalo: a chi affidarsi e cosa scegliere

E chi puoi affidarti per acquistare un regalo? Si tratta di una domanda sicuramente lecita e che merita una risposta molto diretta. In giro, specialmente online, ci sono tantissimi negozi che possono essere scelti per fare il tuo acquisto. Il problema è che spesso e volentieri questi non siano forniti abbastanza adeguatamente e spesso c’è il rischio di imbattersi in siti poco affidabili. 

Proprio per questo oggi ti parlerò di un portale che ho trovato estremamente utile, soprattutto quando ero a corto di idee: Regalitop.it. Una soluzione veramente fantastica per trovare le giuste idee su cosa regalare in una specifica occasione. Sul portale, il quale è estremamente facile da consultare, molto intuitivo e ricco di prodotti, si può trovare tutto ciò che ci può far fare bella figura. È praticamente impossibile non trovare ciò che si cerca, visto e considerato che si tratta di uno dei portali più precisi e dettagliati.  

Ma vediamo alcune idee che possono tornarci utili. 

Tecnologia

Senza dubbio il regalo tecnologico è quello che rende sempre felici i festeggiati. Qui possiamo optare per qualsiasi tipo di prodotto, visto e considerato che c’è ampia scelta. Ci si può orientare su prodotti più costosi, come smartphone o fotocamere digitali, o magari su accessori che siano più economici, come accessori per smartphone o per tv. Anche altri device, che spesso vengono sottovalutati, sono invece spesso particolarmente apprezzati: per esempio, stampanti o casse. 

E che dire, invece, di un pc o di un tablet? Sfidiamo a trovare qualcuno che non gradisca un regalo di questo tipo. I prezzi, oltretutto, si stanno livellando sempre di più verso il basso, e quindi oggi come oggi è molto più facile trovare prodotti di questo tipo a costi più contenuti.

Abbonamenti

L’ultima tendenza del momento, invece, è quella di regalare degli abbonamenti. Non ci riferiamo soltanto ad abbonamenti per spettacoli teatrali o per il cinema, ma anche a quelli che le piattaforme streaming, sempre più apprezzate dalle persone di ogni età. 

Gioielli

Se vuoi puoi anche rimanere sul classico e optare per dei regali sempre graditi. Ci riferiamo a gioielli, magari anche orologi, i quali difficilmente risultano superflui. E anche in questo caso ci si può sbizzarrire con la fantasia.

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Quale pavimentazione per interni scegliere? 3 consigli utili

Uno dei passi più importanti di quanto si arreda un appartamento è sicuramente la scelta del giusto pavimento. Si tratta di qualcosa da non sottovalutare, a prescindere dal fatto che si parli di una ristrutturazione oppure di un lavoro da zero. 

I pavimenti per interni sono capaci di fornire un certo equilibrio a tutto l’ambiente, per questo motivo è fondamentale non sottovalutare quest’aspetto e procedere con cautela. Al giorno d’oggi è possibile optare per una serie di possibilità davvero molto distinte tra loro. E questo dipende non soltanto da tutto l’ambiente che si vuol creare, ma anche dai materiali da utilizzare, e tanti altri fattori. Ma vediamo nel dettaglio.

Finalità ultima

La scelta della pavimentazione non è mai semplice, soprattutto quando sei alla ricerca di una buona pavimentazione per interni, che duri nel tempo e non tenda a rovinarsi subito. E senza dubbio una scelta adeguata può essere effettuata in base alla finalità ultima della stessa pavimentazione. Dove e da chi verrà utilizzata la pavimentazione è essenziale per poter effettuare una scelta congrua alle proprie esigenze.

E ci sono tantissime opzioni disponibili sul mercato. Molto diffuso è ormai il gres porcellanato, ma anche altri materiali idrorepellenti, resistenti anche ad usura e graffi sono sicuramente eccellenti. La scelta è legata, come detto, alla soggettività: se per esempio ci sono bambini piccoli in casa o animali, bisognerà optare per qualcosa di resistente e allo stesso tempo sicuro. 

Estetica: fattore essenziale

Senza dubbio uno dei fattori essenziali è anche quello legato all’estetica. Se si ha intenzione di cercare grande stile e allo stesso tempo un calore assicurato, allora il parquet può essere la scelta più indicata. Ovviamente ci sono tantissime varietà di parquet, da quelli più grezzi, passando per quelli in legno massello. Anche il pavimento in cotto è molto ricercato, specialmente in abitazioni con stile rustico: va detto, però, che in entrambi i casi parliamo di materiali abbastanza costosi, anche se di sicuro impatto estetico.

Come già anticipato, il gres porcellanato è un materiale che si è affermato moltissimo ultimamente e che esteticamente fa la sua figura. Anch’esso varia a seconda della fantasia e dei colori.

Budget e spese

Ma come fare una scelta di questa importanza senza considerare l’aspetto economico? Impossibile. Ed ecco perché dobbiamo dapprima considerare quale sia il nostro budget, prima di lanciarci in scelte che poi potrebbero essere deleterie. Come abbiamo detto, alcuni materiali sono molto più costosi di altri e soprattutto necessitano di una manodopera maggiore, così come una cura maggiore. 

Un parquet o un cotto non sono soltanto costosi da istallare, ma anche da mantenere, visto che parliamo di materiali abbastanza delicati. Ma ci sono materiali che hanno sicuramente costi differenti, come per esempio la resina: questa ha costi di applicazione relativamente bassi, poiché non necessita di lavori di preparazione particolari, visto e considerato che si può posizionare direttamente sul vecchio pavimento. Va da sé che la posa va comunque effettuata da professionisti del settore.

Tutto questo dev’essere preso in considerazione prima dei lavori, in fase di progettazione, per non trovarsi impreparati. Ciò che possiamo considerare, però, è anche l’agevolazione fiscale che è prevista dalla legge. In particolar modo è stata prorogata, con l’ultima legge di bilancio, un’agevolazione che consente una detrazione fiscale fino al 50% (Irpef) su lavori effettuati per quanto concerne arredamento e ristrutturazioni in generale. 

E proprio i lavori alla pavimentazione rientrano tra le fattispecie previste: tra i vari interventi previsti e soggetti ad agevolazione fiscale rientrano anche quelli relativi alla sostituzione dei pavimenti. Senza dubbio non va sottovalutata questa possibilità, la quale può consentire di risparmiare diverso denaro.

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Scegliere un piano da cucina resistente e bello da vedere

Scegliere un piano da cucina può risultare un’impresa davvero molto ardua. Questo perché il mercato mette a disposizione tantissimi modelli differenti, in base a dimensioni, materiali usati e varie caratteristiche e peculiarità. Troviamo delle cucine moderne, alcune classiche, tutte che cercano di rispondere alle esigenze del mercato e dei consumatori, in particolare per ciò che concerne il design. Al giorno d’oggi sono disponibili tantissimi materiali, più o meno elaborati, che si servono di tecnologie molto avanzate e funzionali. 

Piano da cucina in fenix

Come detto, esistono tantissimi materiali messi sul mercato che possono essere funzionali a diverse esigenze. Ovviamente uno degli aspetti più importanti che dobbiamo tenere d’occhio e il nostro budget, ovvero quanto siamo in grado di spendere per il nostro piano da cucina. Questa valutazione va fatta in base alle dimensioni e alla qualità del materiale da usare. Diciamo che uno dei materiali più funzionali per estetica, risultato finale e prezzo è sicuramente il fenix o il piano di lavoro in laminato. Si tratta di materiali molto economici, rispetto ad altri, e che si prestano a varie funzionalità davvero molto congeniali, anche sotto l’aspetto del design. Si parla, in linea di massima, di cucine più moderne quando abbiamo a che fare con il fenix. Per esempio, viene utilizzato per realizzare le isole e le penisole, che tanto attirano i clienti di questi tempi. Soluzioni particolari, pratiche, “a pezzi” che possono salvaguardare il portafoglio. Anche il vetro lavagna è molto indicato per arredi di questa tipologia: si tratta di materiali poco impegnativi, sia per progettazione che per prezzo e che riescono a dare all’ambiente un tocco di eleganza e anche luminosità. Oltretutto, assorbono relativamente poco sporco, non hanno bisogno di grosse rigenerazioni e sono resistenti al calore e al tempo. 

Piano da cucina in marmo

Molto spesso i piani di marmo sono i più scelti per arredare al meglio le cucine degli italiani.  Questi sono particolarmente indicati per ambienti classici, ma non solo. Marmo e granito sono due materiali che assicurano una certa eleganza e una certa funzionalità. Si tratta di materiali che hanno delle caratteristiche estetiche uniche, anche se non rappresentano di certo le opzioni più economiche che il mercato mette a disposizione. Probabilmente si tratta dei materiali esteticamente di maggior impatto, oltre ad avere resistenza e longevità forse uniche. Per esempio, un piano di marmo sarà praticamente impeccabile contro l’umidità e lo sporco, visto che necessita di pulizie molto meno accurate, grazie alla sua capacità di resistenza contro lo sporco e mantenimento dell’igiene. Solitamente, marmo e granito vengono utilizzati particolarmente per cucine classiche che si servono anche di un design che si basa sul legno. Insomma, cucine tradizionali che durano nel tempo e garantiscono una certa funzionalità. Le cucine in marmo rappresentano la scelta giusta a chi cerca la tradizione, il classico, ma non vuole rinunciare anche al design. Ovviamente, come detto, si tratta di cucine sicuramente più impegnative da un punto di vista economico, ma ne vale sicuramente la pena. Si tratta di materiali, difatti, naturali che vengono lavorati molto poco prima di essere utilizzati per le nostre cucine. Ecco che l’effetto visivo che garantiscono è davvero unico e soprattutto irripetibile, viste le varie fantasie. Oltre all’alta resistenza all’umidità e al tempo in generale, si tratta di materiali anche molto resistenti alla temperatura e ai graffi. 

Piano da cucina in HPL

Arriviamo poi ad un altro materiale molto particolare che viene spesso utilizzato per la realizzazione di piano da cucina. Si parla dell’HPL, acronimo di High Pressure Laminate. Si tratta di una combinazione di strati uniti tra loro grazie a calore e pressione. Viene particolarmente indicato per la sua resistenza a graffi, urti, alte temperature e abrasioni in generale. Si tratta di un piano da cucina antibatterico e atossico, molto facile da pulire e progettare. Anche i lavelli si possono trovare in questo materiale. 

Piano da cucina in acciaio inox

Impossibile, poi, non citare l’acciaio inox, ovvero l’acciaio inossidabile. Si tratta di un materiale utilizzato prevalentemente per le cucine classiche, ma anche quelle moderne. È un materiale molto resistente sia alle abrasioni che alle alte temperature, forse meno ai graffi. Molto facile da pulire e igienico. Nuovi piani da cucina in acciaio inox sono particolarmente costosi, ma ne esistono di vario tipo sul mercato.

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Stampante 3D, quali sono le migliori di fine 2020?

Avrete sicuramente sentito parlare della stampa 3D.

Questa nuova tecnologia sta diventando molto celebre negli ultimi anni e hanno difatti rivoluzionato l’intero settore. La stampante 3D non è altro che uno strumento che riesce a realizzare oggetti tridimensionali grazie alla produzione additiva a settori.

Prendono questo nome particolare proprio perché utilizzano una tecnica molto simile a quelle delle stampanti al laser per dare vita ai progetti.

Ovviamente vengono utilizzati dei software appositi che poi trasmettono i dati e permettono la realizzazione fisica. Come per le stampanti a laser, importante è una testina che lavora e serve a riprodurre quanto si vuole. Al giorno d’oggi si riescono a riprodurre una serie di oggetti davvero incredibile, di dimensioni anche considerevoli. Sicuramente nella scelta della nostra stampante 3D dobbiamo considerare alcuni fattori essenziali.

Per esempio le dimensioni: si tratta di strumenti che possono occupare molto spazio. Oltre a questo, il fatto che si tratti di strumenti anche abbastanza rumorosi, ecco perché la scelta della stanza adatta è molto importante. Va precisato inoltre che non tutti i file si possono stampare, ma solo quelli che solitamente hanno estensione .stl.

Bisogna anche informarsi precisamente su quali materiali si possono usare per una determinata stampante e quali no. A prescindere da queste informazioni, sarebbe ottimo avere le idee chiare su quali siano i migliori modelli in commercio in questo fino 2020.

Migliori stampanti 3D di questo fine anno

Con il team competente e professionale di 3D-Lover.it, uno tra i migliori portali in Italia per quanto riguarda Stampante 3D Stampa 3D in Italia, abbiamo deciso di analizzare le caratteristiche dei modelli migliori in commercio attualmente, per quanto riguarda questo fine 2020.

Giantarm Stampante Desktop 3D 

Il primo che va sicuramente citato è questo modello. Si tratta di una stampante 3D molto facile da usare, funzionale ed intuitiva. Si può benissimo prestare per permettere ad un utente inesperto di fare esperienza. Ovviamente è dotata di tutte le certificazioni CE e FCC. Pesa 9 kg circa e supporta i filamenti PLA e ABS.  Non c’è bisogno di particolari preparazioni una volta scartata. Le calibrazioni sono superflue, visto che si tratta di un prodotto pronto all’uso. Non c’è portarotolo integrato, quindi bisogna cercare una posizione adeguata all’uso. Si tratta di una struttura molto stabile, resistente e sicuramente non così ingombrante (si parla di 160x160x160 mm per quanto riguarda il volume di stampa). Raggiunge la bellezza di 240°C con l’estrusore, il piano di stampa invece raggiunge i 110°C. 

Geeetech Prusa I3 Pro B Stampante 3D

Ecco un altro prodotto di eccellente fattura. Si tratta di una delle stampanti 3D maggiormente consigliate per rapporto qualità prezzo. Si serve di filamenti in PLA e ABS. Il pacchetto include anche un kit con tutti i pezzi da poter montare facilmente. Non è già assemblata, ma è veramente facile ad assemblare: basta soltanto del tempo da dedicarci. Il manuale di istruzioni spiega tutto al meglio. Si tratta di un ottimo prodotto per chi non vuole investire troppi soldi ma ottenere uno strumento di qualità rilevante. Il margine di errore nel posizionamento dell’ugello sui tre assi X,Y e Z si attesta tra i 0,1 e 0,3 mm. Il telaio è in acrilico, ma in generale la struttura è sicuramente molto resistente. Importante è la fase di montaggio per dare stabilità. In generale è un eccellente prodotto per realizzare piccoli oggetti. Per quanto riguarda le dimensioni, senza bobina siamo sui 45 x 44 x 44 cm, con rocchetto 45 x 44 x 68 cm.

Zortrax M200 Stampante 3D Single Extrude

Impossibile poi non citare questa stampante 3D. Si tratta di un modello professionale, che è dotato di una struttura molto solida, in metallo, al contempo anche molto elegante. Presente il sistema di calibrazione automatico, che consente un utilizzo immediato, senza impostare parametri particolari. Ovviamente ha un prezzo sicuramente più elevato delle precedenti, ma è un prodotto eccellente. Si può usare con diversi materiali, tra questi ABS, Nylon, PLA, PC. La temperatura raggiunta è di circa 100°C. Si può anche sfruttare il programma Z-Suite per cercare di capirne a fondo il funzionamento. Il fatto che la calibrazione sia automatica, però, aiuta tantissimo chi si avvicina per la prima volta alla stampa 3D. 

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Mouse da Gaming, come scegliere il migliore in assoluto?

Hai appena cominciato ad appassionarti al mondo dei videogame? Beh, forse non lo sai ma uno dei primi hardware che devi cambiare è proprio il mouse. Sì, perché il mouse con cui sei abituato non è adatto. E, per questo, ci vuole un vero e proprio mouse da Gaming.

Se pensi che la differenza sia sottile, allora non hai ben colto il punto della situazione. Le differenze sono sostanziali: ci sono alcuni aspetti che devi valutare bene.

Noi ti diamo alcuni criteri che sono imprescindibili.

La sensibilità

Scegliere il miglior mouse da gaming non è sempre facile, soprattutto se le tue aspettative sono molto alte. Il primo aspetto che devi valutare è la sensibilità. Praticamente, in parole semplice, è la possibilità del mouse da Gaming di captare subito il movimento e, in pochissimo tempo, di proiettarlo sullo schermo.

Con ‘pochissimo tempo’ non stiamo parlando di secondi, ma di nanosecondi. Perché, e chi è abituato a giocare lo sa, basta un niente per perdere una partita. La sensibilità è importante perché, in questo modo, il mouse da gaming può captare anche i movimenti quasi impercettibili. Che, poi, sono proprio quelli che possono farti vincere una partita. 

E, soprattutto, fare movimenti anche ‘lunghi’ muovendoti di meno. Non vogliamo qui stare a parlare troppo di tecnicismo, ma i valori che devi vedere sono i DPI. Più sono alti e più vuol dire che la sensibilità è maggiore.

L’estetica

Diciamolo chiaramente: l’ambiente, per un gamer, fa davvero tanto. Quando un giocatore si trova in una camera che non riesce a ‘padroneggiare’ o, comunque, che non sente suo, è come se giocasse fuori casa e dia un vantaggio agli avversari.

Se ci fai caso, infatti, le stanze dei videogiocatori sono una diversa dall’altra. Questo perché ognuno ha le sue abitudini, il proprio colore preferito, la propria marca preferita. 

E, quindi, vale anche per oggetti apparentemente di secondo livello, come il mouse. Puntare sull’estetica non vuol dire soltanto prendere un prodotto bello. Significa anche far sì che possa essere ben adatto allo stile che hai scelto di avere.

Ti piace il colore blue? Allora cerca di prendere un mouse da gaming blu. Ne vorresti uno dallo stile moderno? Prendi quello. 

Sembrerà strano, ma una stanza adatta a te migliora il tuo modo di giocare.

La connessione

Qui c’è un ampio dibattito in tal senso. Noi non vogliamo prendere una posizione netta. Semplicemente ti diciamo i vantaggi e gli svantaggi. Il mouse da Gaming può essere connesso in due modi: via cavo e wireless. La connessione via cavo da un lato permette di avere una risposta schermo/mouse istantanea. Ma, dall’altro, è comunque un filo che si annida tra i meandri dei tuoi hardware. Si può rompere, ad esempio. O magari potresti inciampare. O, ancora, potrebbe non funzionare più ottimamente come prima.

Certo, sono ipotesi che non sempre accadono, ma è sempre meglio avere un quadro completo della situazione.

La modalità wireless, invece, ha il vantaggio di non avere alcun ‘ingombro’. Nessun cavo, nessun filo. Funziona tutto, appunto, senza fili. Però, attenzione: questo è comodo, certo. Però il segnale arriva in ritardo (in maniera quasi impercettibile, ma comunque arriva in ritardo) rispetto al cavo. E, se ti stai cimentando in un videogame dove un nanosecondo può costarti la vittoria, è un bel problema.

Oggi, neppure le connessioni wireless di ultima generazione e i mouse più innovativi riescono a ‘pareggiare’ la velocità del cavo. Ricorda che, comunque, può anche saltare all’improvviso la connessione!

Il sensore

Il sensore può essere ottico o laser. In entrambi i modi, comunque, il movimento può essere tranquillamente tracciato nel migliore dei modi. A differenza della modalità di cavo, non ci sono grosse differenze di prestazione.

Se da un lato, infatti, il sensore ottico fa meno rumore, quello laser fa più rumore perché è più sensibile. Questi ultimi, inoltre, sono efficaci anche sui vetri mentre i sensori ottici sono perfetti su un tappetino.

La scelta, quindi, dipende solo ed esclusivamente da te. L’importante è, però, capire come il mouse da Gaming sia un elemento assolutamente fondamentale se non vuoi dare un vantaggio ai tuoi avversari. Sei pronto ad acquistarlo e a prenderti quella rivincita che sognavi da tempo?

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Aprire un’attività commerciale, cosa e come fare nel 2020

Non hai di come aprire un’attività commerciale e soprattutto cosa nel 2020? Per un periodo così complesso e delicato come questo, è più difficile poter stabilire un budget da investire in una carriera imprenditoriale.

Oggi però, lo scopo è quello di aiutarti nella potenziale scelta delle attività più produttive nonostante l’anno 2020 sia stato tra i peggiori degli ultimi decenni a causa della pandemia legata al Coronavirus. Hai già un’idea o una passione che vorresti trasformare in lavoro? Potresti partire da quella.

Quale attività commerciale conviene aprire oggi nel 2020?

Dirti quale attività commerciale conviene aprire oggi durante il periodo del Covid-19, potrebbe essere una scelta azzardosa. Da un lato c’è l’internet marketing che ti consente di poter risparmiare un po’ di soldi rispetto che all’inizio di un’attività local.

Dall’altro aspetto, ci sono dei settori produttivi che sfruttando proprio tale periodo di pandemia, ti consentirebbero di ottenere delle entrate economiche in un periodo di tempo più breve rispetto ad altri periodi storici.

Abbiamo stilato un po’ di idee imprenditoriali che potrebbero aiutarti a decidere, sfruttando in alcuni casi anche il regime forfettario del 2020 per iniziare con delle agevolazioni fiscali e burocratiche.

  1. Agenzia di digital marketing: sai che l’utilizzo di internet durante la pandemia e il lockdown causato dal Coronavirus, ha accelerato la digitalizzazione delle imprese? Sono sempre di più le attività che richiedono questo servizio. Dalla pubblicità per il delivery agli e-commerce e così via.
  2. Assistente virtuali: ti basta una connessione internet ed un buon PC. Studi dentistici, legali o chiunque necessitasse di una segretaria o un segretario, potrà far lavorare da casa per non creare affollamenti nei luoghi chiusi.
  3. Azienda di riciclo: il reimpiego dei rifiuti (emergenza sanitaria causa Covid a parte), è un’attività sempre più indispensabile. Molte società (soprattutto quelle comunali), hanno difficoltà a smistare correttamente l’immondizia.

Potresti anche pensare di richiedere un prestito personale per far fronte alle spese dell’apertura di una nuova attività commerciale. Marco Germanotti, esperto di prestiti senza busta paga ed editore del sito Prestitiperte.com, ha spiegato nel suo portale quando e come ottenere un finanziamento, anche se non si ha uno stipendio.

  1. Beauty: il settore è bellezza è letteralmente invaso da brand famosi ed emergenti. Ma se si optasse per un’attività di cosmesi un po’ più tecnologica? Ad esempio realizzare un sito web a realtà aumentata e “far provare” alle interessate, trucchi, rossetto e tutto il necessario comodamente da un PC o smartphone.
  2. Attività di delivery: chi non ama il cibo? E soprattutto, nel 2020 in cui si respira costantemente aria di lockdown, quale attività commerciale aprire se non una in stile Glovo, Just Eat e similari?
  3. Mobilità elettrica: gli analisti sono sicuri che entro l’anno 2030 il 60% della gente (a livello mondiale), potranno evitare di prendere il trasporto della propria città per dar priorità al monopattino, biciclette e altri veicoli elettrici.
  4. Nuove terapie mediche digitali: non è né per tutti e neppure un settore semplice. Chi possiede elevate capacità informatiche ed è specializzato in sanità, potrebbe ricorrere a delle innovazioni futuristiche per poter risolvere problemi legati alla salute anche da remoto. Nel mercato pian piano si stanno insidiando nuove strumentazioni digitalizzate, come dei software per migliorare la pneumopatia e l’asma.

Ora che abbiamo visto quali sono le attività commerciali in Italia, online e offline da poter aprire, ti spiegheremo l’iter burocratico e logico di partenza.

Come aprire un’attività commerciale? Qual è l’iter da seguire

Se avessi difficoltà a distinguere le forme giuridiche delle aziende, ti suggeriamo di consultare la guida alle differenti tipologie di forma giuridica d’impresa. Fatto ciò, ecco i passi generici per iniziare la tua carriera imprenditoriale:

  • Che attività stai aprendo? La base è comprendere i requisiti indispensabili che variano da settore a settore. Per esempio, è un bar o genere alimentare? Ti servirà obbligatoriamente l’attestato SAB o un titolo equivalente. Sei un Dj? Senza diritti SIAED non potrai diffondere video e musica.
  • Stabilisci la forma giuridica che avrà la tua azienda. Rivolgiti ad un commercialista per una consulenza professionale.
  • Inizia a frequentare i corsi di abilitazione necessari (laddove richiesto), per aprire la tua attività.
  • Cerca il locale più idoneo alla tua futura impresa. Valuta i prezzi, i metri quadrati e la zona.
  • Apri la partita IVA.
  • Apri la tua posizione INAIL e INPS.
  • Compila l’eventuale SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività).
  • Iscriviti al Registro delle Imprese.

Ora che hai visto come aprire un’attività commerciale nel 2020 e le idee imprenditoriali che ti abbiamo suggerito, per quale pensi di optare? Se volessi ricevere dei consigli non esitare a commentare questa guida. Un nostro esperto ti risponderà il prima possibile.